La scienza è scienza!


“La scienza è scienza” è un’esilarante commedia che miete risate semplici e genuine tra «scarpe grosse e cervello fino». È, inoltre, una commedia semplice, «sapida», divertente, in cui è lodevole la capacità degli autori, Festa ed Errico, di portare sul palcoscenico temi importanti, trattati in modo leggero. A volte, la festosa comicità si vela di amarezza e il teatro diventa gioco e finestra aperta su uno spaccato campagnolo, dove i sentimenti accompagnano con travolgente spontaneità il vivere dei protagonisti.

L’azione si svolge negli anni ’60, in un ambiente rurale, con tanto di stalla, mucche e galline. Vive qui il nullafacente e squattrinato Ninuccio Esposito, circondato da un mondo variegato di personaggi, il cui animo è tinto di “verde e azzurro”!!! Ebbene sì, anche quest’anno, per la rappresentazione teatrale, abbiamo scelto un colore-guida, come è ormai nostra consuetudine. Anzi, questa volta ne abbiamo scelto addirittura due: il verde e l’azzurro, per l’appunto.

Il verde è il colore della speranza e di chi vuol crescere, affermarsi. È il colore della persona calma e realista, amante della stabilità e di una vita senza scosse e imprevisti (un po’ come Ninuccio!). E non solo il buon Ninuccio Esposito è così, ma un po’ tutti i personaggi della commedia, desiderosi di procurarsi una vita serena e felice anche se con mezzi diversi, quali l’amore, il denaro, il successo.

L’azzurro, invece, è il colore tenero, semplice e sensibile di chi ama la natura, gli animali e i bambini. È il colore di chi, pur vivendo in un soddisfatto adattamento, (vedi il dottor Boccadoro), è attratto dal mistero. Chi ama l’azzurro è un buon compagno, tollerante e comprensivo e riesce bene in attività intellettuali. Su questo, però, nutriamo qualche dubbio, considerati i personaggi della commedia. Osservateli anche voi e, se volete, immergetevi in questo ambiente quasi bicromatico e assaporatene tutti gli aspetti!!!

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